di Marta Turco
L’AQUILA – È già un successo il nuovo ristorante pizzeria “Patatina”, lanciato dall’imprenditore aquilano Adolfo Scimia.
“Sì, il nome è un po’ insolito – spiega sorridendo il proprietario ad AbruzzoWeb – ma ho deciso di conservarlo dal momento in cui, dopo il sisma, avevo in cantiere l’idea di aprire un franchising a Milano di arrosticini e patatine”.
Oltre a un target di giovani, il locale è rivolto anche ad adulti e famiglie, i piatti forti sono la pizzeria, i piatti tradizionali freschi, tartufo, zafferano e funghi.
“Patatina – promette Scimia – da metà gennaio cercherà di attirare molto di più le famiglie con brunch e animazione per i bimbi”. Prima di lanciarsi in una nuova avventura Scimia ha guidato la birreria pub Magoo per un decennio, dal 1998 al 2009, dove sono cresciuti tantissimi giovani aquilani. “Il 6 aprile 2009 – ricorda – ero rientrato a casa da poco, alle 3.05. Da subito ho capito che il centro sarebbe stato chiuso e ho deciso di andare avanti e reinvestire. Inizialmente sul lido ‘Magoo Beach’ a Roseto degli Abruzzi, nell’estate del 2009 molto popolato dagli studenti aquilani fuori sede che un tempo erano frequentatori del suo locale”. Quanto all’impianto della birreria, “è stato tirato fuori dal Magoo dopo un anno dal terremoto e a oggi è ancora fermo per i costi alti e di collocazione”.
Nel settembre 2009, poi, è nato il Blun ristorante in piazza Navona a Roma. “Nel Luglio del 2010 – prosegue ancora – io e il mio socio Rodolfo Costantini abbiamo deciso di reinvestire all’Aquila, perché siamo legati molto alle famiglie e così abbiamo ricominciato con l’Arnold’s, oggi un punto di ritrovo dei giovani aquilani. La maggiore affluenza c’è con l’aperitivo della domenica mentre a pranzo curiamo i piatti veloci e la cucina americana”. Insomma, non si molla e anzi si rilancia sempre. Anche se, Scimia ammette, “il futuro in questa città è duro e incerto. È stato difficile ricominciare ed è dura continuare. Spero – conclude – che dopo la Befana il Comune deciderà di venirci incontro riguardo la chiusura dei locali all’una: non è giusto perché veramente lavoriamo tantissimo dalla mattina alla sera e non lo meritiamo”.
[Fonte Abruzzoweb 02 gennaio 2012]